1 novembre: Día de los Muertos e Ognissanti 

Novembre 1, 2021

Quando qualcuno parla di danza macabra, arrivano alla mente una falce e il contorno di un affresco medievale. Eppure, nel “Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman, quei non-più vivi non erano poi così tanto tristi a danzare con la morte

Teniamo questa baldanza per volare in Messico dove, in queste ore, è il tempo del “Día de los Muertos”. La festa riserva un pensiero per tutti: chi è morto in modo violento, chi troppo presto, oppure chi non è mai nato. Se le anime dei defunti tornano sulla terra, allora saranno accolte da fiori gialli e arancioni, che tappezzano tombe, strade e un pulviscolo di piccoli altari. Il Día de los Muertos è una festa colorata e vuole dimostrare non tanto l’attaccamento alla vita, quanto una linea di continuità tra ciò che è al di qua e al di là di essa. In fondo il culto dei Santi, che cade in contemporanea in un’altra pagina della cristianità, non è lì per ricordarci una somma di buone pratiche, ma l’immagine che queste persone hanno lasciato del loro transito in vita. Che è vivida.

Anche se a latitudini lontane, il nastro che tiene uniti questi cugini diversi non è poi così difficile da trovare. Sapete da dove viene il fiore che è associato alla nascita per eccellenza, quella del 25 dicembre? La famosa stella di Natale nasce nientemeno che in Messico. Quando si dice “ditelo con un fiore”…

Ognissanti

Calendarea 1996, Type of tape

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