Imaginarea Daily

2 giugno: Festa della Repubblica

“Però, vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova, bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile”.

Piero Calamandrei, Rettore dell’Università di Firenze e membro dell’Assemblea Costituente, legge queste parole a un gruppo di studenti nel 1955. Al tempo, la Costituzione aveva solo 7 anni e andava più che mai ‘messa in moto’.

Usando dei cortocircuiti, abbiamo immaginato le Frecce Tricolori come una sonda spaziale: in fondo, con la Costituzione, non si è trattato di affrontare una notte stellata per trovare, al mattino, un nuovo pianeta tutto da colonizzare? Dall’‘aspera, ad astra’ di combustibile ce ne è voluto tanto. E ce ne vorrà sempre e ancora.

Buona festa della Repubblica

Onomastici: Santi Marcellino e Pietro

Calendario Alenia, 2007

 

 

Il 1 giugno 1926 nasce Marilyn Monroe

Nel 1949, Marilyn Monroe ha 23 anni e il fotografo André de Dienes è con lei sulla battigia di Tobey Beach: lei armeggia un ombrellino a pois tra gli schizzi del mare e, disinvolta, ammicca all’obbiettivo.

La giovane si era appena spogliata del nome di battesimo Norma Jane. Ma per varcare la soglia del tempio del cinema, la metamorfosi doveva essere più sottile (e più studiata).

Aiutata dai suoi agenti, lavora su tre aspetti: il make-up, l’abbigliamento e l’atteggiamento. I capelli diventano color platino e raggiungono la nota lunghezza fissa (nel servizio di De Dienes, invece, sono ancora più lunghi e color miele). Il viso acquisirà il tono eterno di porcellana: è la tavolozza perfetta per far risaltare le labbra, spesso rosse, il neo e le ciglia finte.

Cosa impariamo da questa storia? Che dietro un’identità di successo c’è sempre una miscela magica di struttura fisica e comportamento. E il trucco, se ben studiato, valorizza il tutto!

Onomastico: San Giustino

Calendarea 2018, Light Make Up

 

 

Il 31 maggio 1859 il Big Ben batte il suo primo rintocco

Cos’è il grigio? Un colore senza colore che è riuscito ad ammantare Londra e la sua storia; e non stiamo parlando dell’Earl Grey. È quello, ad esempio, che esce dalla pipa di Sherlock Holmes nelle sue notti di Baker Street. Oppure l’altro, tristissimo, del “Grande Smog” del 1952: il peggior evento d’inquinamento atmosferico che il Regno Unito abbia mai conosciuto. Lo stesso Jack lo Squartatore, del resto, era solito compiere i suoi misfatti a lume di nebbia. E non dobbiamo aggiungere molto altro sull’argomento dopo aver visto il Tamigi e la Torre dell’Orologio attraverso il pennello di Monet; eppure, voleva solo cogliere una giornata di primavera…

Dopo qualche decennio, il suo collega Robert Rauschenberg ci ha lasciato una definizione che calza proprio a pennello: chiama ‘colori banali’ tutti quelli che non spiccano per nessun tono particolare, o che non notiamo.

Però, è sicuro che il Big Ben abbia colorato almeno un ricordo della nostra esistenza: e siamo convinti che sia stato tutto, tranne che banale.

Onomastico: San Felice Da Nicosia

Vertical Masters, linea di prodotti progettati per  Vittorio Martini, 2016 

 

 

Il 30 maggio 2011 viene trasmessa per la prima volta la serie tv “Hallo Robbie!” dedicata a un leone marino

Se paragonato al leone ‘canonico’, quello marino – più che una variante sul tema –  sembra un suo risvolto freak: se il primo è fiero, il secondo annaspa sugli scogli.

Anche l’araldica sembra confermarlo: il leone è la figura più diffusa tra i drappi nobiliari di mezza Europa, con una varietà di apposizioni e pose a dir poco ‘elefantiaca’ (siamo pur sempre in tema mammiferi): rampante, rivoltato, seduto… Sullo stemma di Venezia è alato e diademato di aureola (dovere di cronaca).

Quanto all’otaria, l’unica sua traccia che abbiamo trovato nella storia ha il sapore del fallimento: si tratta dell’operazione “Leone Marino”, con cui Hitler sperava di invadere l’Inghilterra. Ma annasperà anche lei, tra gli aerei della Royal Air Force che fecero passar la voglia di qualsiasi avanzata via terra…

Eppure, il musetto simpatico di questo mammifero sarà pur meritevole di una qualche forma di riscatto. Ormai l’avrete capito, la serie tv era solo che un pretesto. Ma niente scudi e ori: il nostro stemma araldico di cartone potrebbe esser quello perfetto, semmai, per l’Armata Brancaleone.

Onomastico: Santa Giovanna D’Arco

Calendarea 2002, Packing case of the year

 

 

Il 29 maggio 1935 entra in servizio il “Normandie”

Il tintinnio dei bicchieri di champagne, i camerieri in alta livrea, l’odore di fumo e lo squittio delle chiacchiere, sotto il rombo rassicurante dei camini. Così, il 29 maggio 1935, il “Normandie” parte dal porto di Le Havre alla volta di New York: qui c’era una folla enorme a salutare la muscolosa balenottera, mentre entrava nel molo 88.

La nave non era solo la più grande mai costruita, ma era soprattutto un museo Art Déco sulle onde. Del resto, la Francia era la patria di un certo Guimard, quel signore che aveva capito che anche le banchine del metrò dovevano meritarsi un tocco di grazia. E con il Normandie, la esportarono oltreoceano.

Questo è solo l’inizio del viaggio che, come ogni itinerario che si rispetti, sarà pieno di appunti, ricordi, visioni. Non a caso, qui c’è un taccuino (ispirato alle celebri affiches di Cassandre) “formato-Normandie” pronto per essere usato.

Onomastico: San Paolo VI, Papa

Calendarea 2020, Traveltelling

 

 

Il 28 maggio 1961 c’è l’ultimo giro della tratta Parigi-Bucharest dell’“Orient-Express”

La penna di Agatha Christie ci ha insegnato che sui vagoni dell’“Orient Express” anche la morte poteva farsi bella. Non abbiamo dubbi: drappeggi di velluto in ogni dove, tappeti orientali e l’odore rassicurante del mogano nelle finiture; il tutto condito dalla cucina gourmet. La porta sui due continenti era un luogo dove l’afrodisiaco era nell’aria e la promiscuità, quindi, di casa.

I proprietari ne erano coscienti e ci giocavano un po’ su: una pubblicità del 1896 mostra prelati, militari e signorine insonni al centro di una sensuale commedia buffa (con la complicità del macchinista).

Insomma, l’Orient Express ha accorciato le distanze con l’Est. Ma a quanto pare i suoi spazi, necessariamente stretti, hanno fatto la loro parte nello stimolare la fantasia di chi vi era a bordo. Se la pubblicità in fondo in fondo non mente mai, quello che è successo in quelle notti d’oriente sarà stato qualcosa decisamente “fuori misura”…

Onomastico: San Germano

Calendarea 2011, A step ahead

 

 

Il 27 maggio 1930 è inaugurato il “Chrysler Building”

Al tempo della sua costruzione, il “Chrysler Building” era in competizione con l’edificio della “Manhattan Bank” che stava cominciando a grattare le nuvole solo 4 miglia più in là: gli operai si scrutavano dai ponteggi, osservando ognuno i progressi della squadra avversaria.

Alla fine, la spuntò il primo con un colpo di coda, anzi, di cupola. La famosa cuspide d’acciaio fu costruita in segreto dentro l’edificio e poi assemblata, sembra, in soli 90 minuti. Un vero abbaglio per i colleghi dell’altra sponda: che abbiamo cercato di rendere con delle matite, vestite d’argento per l’occasione.

Onomastico: Sant’Agostino, Arcivescovo di Canterbury

Vertical Masters, linea di prodotti progettati per l’azienda Vittorio Martini, 2016

 

 

Il 26 maggio 1851 a Londra inizia il primo torneo scacchistico internazionale della storia

Il primo torneo internazionale di scacchi si è svolto al fresco del Crystal Palace, la serra di Joseph Paxton creata per l’Esposizione Universale del 1851. Questa competizione ha avuto il merito di aver creato il design del gioco.

Ma facciamo un salto indietro, all’India del VII sec. d.C., dove troviamo il più antico antenato degli scacchi: si chiamava “Chaturanga” ed era in sanscrito, la lingua madre di quasi tutte quelle euroasiatiche. Infatti, troviamo il gioco in Cina, in Giappone, nell’Impero Bizantino. Si diffonde anche in Persia e nel mondo islamico, ma i musulmani non potevano creare immagini di esseri viventi, quindi le pedine erano stilizzate e si usavano pietre colorate.

Col tempo, i personaggi si decodificano nei ruoli e… nelle forme. Sappiamo che il cavaliere è stato sempre in sella al suo cavallo. L’alfiere era conosciuto come “pazzo” in francese o “elefante” in russo. Un’evoluzione interessante ha avuto la regina: prima era minuta, quando poi, dopo il 1475, “sale al trono” come consigliera del re, anche le sue dimensioni “crescono”. Il pedone? Poco strumentale nel gioco e sempre basso nella forma.

Nel gioco come nel design, la mossa vincente passa sempre per la logica, la sintesi e la precisione. Ci verrebbe quasi da chiamarla “scacco matto”.

Onomastico: San Filippo Neri

Self communication Inarea, 2006

 

 

Il 25 maggio è la Giornata americana del tip-tap

Il ritmo era quello africano, lo spazio quello della strada: così nasce il tip-tap, che oggi magari identifichiamo con il volto avorio di Fred Astaire e di Shirley Temple ma, all’origine, era di tutt’altro colore.

Infatti, nel film “The Little Colonel” (1935), a muoversi insieme ai riccioli d’oro c’era Bill Robinson, il primo ballerino nero ad aver sfondato a Broadway. Era nato come oggi, il 25 maggio 1878.

Agli inizi del ‘900, da popolo di migranti quali siamo, anche noi  potevamo trovarci tra i fumi dei marciapiedi di New York, dentro quel fluire di ritmi e razze che hanno dato vita al tip-tap. Il nostro ruolo? Sicuramente saremmo stati gli sciuscià: altra, meravigliosa parola onomatopeica che coincidenza vuole far derivare proprio dall’inglese “shoe shine. E in omaggio a questo matrimonio linguistico, oggi abbiamo lucidato le scarpe di Bill pronte per esser calzate. Ma siamo sempre con il cibo tra i piedi (e nella testa): buon italiano non mente.

Onomastico: San Gregorio VII, Papa

Calendarea 2011, A step ahead

 

 

Il 24 maggio è la “Giornata europea dei parchi e dei giardini”

Ci sono quelli liberi inglesi e quelli “cassettonati” italiani: le differenze stilistiche (e geografiche) sono evidenti, ma il padre di tutti i giardini europei moderni non è un luogo, ma un libro. E nasce da una battaglia d’amore in un sogno. Il suo nome ci appare quasi impronunciabile, oggi: si chiama “Hypnerotomachia Poliphili”, letteralmente, “combattimento amoroso, in sogno, di Polifilo”. Trentotto capitoli di puro viaggio iniziatico, o psichedelico. Addentrandoci con il protagonista, arriviamo a un certo punto a Citera, l’isola di Venere: un eden botanico di peristili, pergolati e zampilli. Al centro c’è un anfiteatro simile al Colosseo: ma sui suoi gradoni, invece che grida e pollici abbassati, siedono solo cascate di fiori.

Ci si perde, nella minuzia descrittiva; del resto è un sogno, anche se qualcuno ha provato a decifrarlo.

Ciò che importa è che questo giardino impossibile ha dato il là a tutti i giardini europei dei due secoli successivi. Come? È la stampa, bellezza. L’ “Hypnerotomachia” è stato il primo libro in volgare ad esser stato creato e poi diffuso con il nuovo mezzo. Siamo a Venezia nel 1499, dentro la tipografia di Aldo Manuzio. Conteneva 170 xilografie, dove erano illustrate queste e altre meraviglie, comprese quelle tecniche dei disegni sull’“ars topiaria”, l’arte di dar forme ad arbusti e alberelli, o meglio, di potare.

In questa Babele verde anche noi ci siamo persi: infatti le attache non servono a fermare i fogli del prezioso manuale, ma si sono sparpagliate e materializzate nel più comune arredo da giardino. Abbiamo bisogno evidente di una pausa. Se al sole di maggio, meglio.

Onomastico: San Vincenzo

Calendarea 2009, Seatcom

 

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